Roma, 27 gen. – Su alcune testate, in particolare di stampa locale e web, nonché su alcuni profili social media, “sono apparsi contenuti con titoli fuorvianti, che facevano riferimento ad una prestazione denominata ‘Bonus studenti’. Si tratta in realtà del bando di concorso ‘Borse di studio per corsi di laurea e corsi universitari di specializzazione post lauream’, riservato ai figli o orfani ed equiparati, dei dipendenti e pensionati iscritti al Fondo Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, al Fondo gestione Assistenza Magistrale e al Fondo ex Ipost.
Questa prestazione, a bando annuale, fa parte delle iniziative di credito, welfare e formazione, offerte agli iscritti ai suddetti fondi, autofinanziate con le quote di partecipazione e non con risorse pubbliche”.
Lo precisa l’Inps in una nota, in merito alle Borse di studio annuali che su alcune testate sono state definite erroneamente “bonus studenti”.
In effetti si tratta di si tratta in realtà del bando di concorso “Borse di studio per corsi di laurea e corsi universitari di specializzazione post lauream” in favore dei figli o orfani ed equiparati:
– degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
– dei pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
– degli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale;
– degli iscritti al Fondo Ipost
(Labitalia)
La nota dell’Ente di Previdenza sociale