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Zō centro, con 5 performance finali chiude il progetto “Cantieri in movimento – Industrial Heritage Soundscapes”

Dopo due settimane di intensa attività, con le performance finali site specific in calendario il 29 ed il 30 settembre, arriva al suo compimento da Zō Centro culture contemporanee di Catania, la prima edizione di “Cantieri in Movimento - Industrial Heritage Soundscapes”,

Dopo due settimane di intensa attività, con le performance finali site specific in calendario il
29 ed il 30 settembre, arriva al suo compimento da Zō Centro culture contemporanee di
Catania, la prima edizione di “Cantieri in Movimento – Industrial Heritage Soundscapes”, il
progetto nato in Sicilia grazie a Zō centro culture contemporanee di Catania, e finanziato dal bando del Ministero della Cultura “Boarding Pass Plus 2021-2022” che sostiene il confronto e lo scambio di pratiche artistiche tra artisti e operatori italiani e stranieri. “Cantieri in Movimento” vuole valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato all’archeologia industriale, a partire dal sito di ex raffineria di zolfo in cui Zō opera dal 2001 come centro multidisciplinare delle arti sceniche dal vivo riconosciuto dal Ministero della Cultura.
Il progetto, che vede capofila internazionale Zō, coinvolge anche l’associazione palermitana Curva Minore (che svolge le proprie attività ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo), la slovacca Truc Sperique (che ha sede in una ex stazione ferroviaria di Zilina) e la tedesca Zentralwerk (che ha sede in una ex tipografia, poi fabbrica di armi, di Dresda). Del progetto fanno parte anche gli operatori, oggi profughi all’estero, del centro culturale ucraino Izolyatsia che fino al 23 febbraio scorso aveva sede in una ex miniera di sale di Soledar, nel Donbass occupato militarmente dai russi. Partner del progetto anche l’associazione catanese Darshan, molto attiva sul fronte europeo per le musiche tradizionali, folk e world music.
Si è scelto mettere in rete i cinque centri culturali ubicati in luoghi di archeologia industriale ora convertiti in luoghi di cultura per permettere agli artisti selezionati (sette siciliani e otto dei vari paesi) di ideare, scrivere e presentare un progetto di valorizzazione che utilizzi i linguaggi della musica e delle arti visive.
Due i giorni dedicati alle performance finali di “Cantieri in movimento”. Giovedì 29
settembre, dalle ore 19, verranno eseguite tre performance in sequenza: “Die Tatsachen liegen auf dem Tisch – I fatti sono sul tavolo”, performance site specific su Zentralwerk di Dresda; “Salicornia project”, performance site specific su Izolyatsia di Soledar, nel Donbass ucraino; e “Sulphur – Zolfo”, performance site specific su Zō centro culture contemporanee di Catania.
Su Zentralwerk di Dresda hanno lavorato il musicista trapanese Aldo Scarpitta, la regista
italo/tedesca Barbara Lubich e la danzatrice e coreografa tedesca Daniela Lehmann.
Scarpitta ha composto ed eseguito pezzi per teatro e video, ha effettuato registrazioni sul campo e ha lavorato come sound designer per film e teatro.

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Sulla ucraina Izolyatsia hanno lavorato l’artista visuale di Kiev Aleksieienko Bohdan, il media artist ucraino Sirous Oleksandr e l’attrice e musicista catanese Marina La Placa. Quest’ultima vanta dieci anni di esperienza nel campo della recitazione e del voiceover, ha suonato e registrato il Theremin e prestato la voce (canto) per diversi artisti nazionali e internazionali.
Su Zō centro culture contemporanee hanno lavorato il musicista elettronico catanese Giuseppe “Lacinskij” Schillaci, il videomaker catanese Mirko Puliatti, e il musicista tedesco Nikolaus Woernle. Schillaci è musicista, produttore discografico, producer, bassista, ingegnere del suono ed esperto di audiovisivi. Mirko Puliatti ha cominciato ad appassionarsi alle arti visive prima avvicinandosi alla videografia, ma spaziando anche nella fotografia e in generale in tutto quello che riguarda il mondo delle nuove tecnologie dell’arte. Il tedesco Nikolaus Woernle è musicista, compositore, e lavora in ambito di teatro/danza. Lavora nei settori della produzione musicale, del sound design e delle colonne sonore dall’inizio degli anni 90.
Venerdì 30 settembre, sempre a partire dalle ore 19, sarà la volta di “Go off the rails”,
performance site specific sulla slovacca Zilina; torna “Salicornia project” sull’ucraina Izolyatsia; si chiude con “Dvere, it happened, it happens”, performance site specific sui Cantieri culturali alla Zisa di Palermo.
Sul centro culturale slovacco di Zilina hanno lavorato Imrich Pisarovič, freelancer slovacco
focalizzato sulla fotografia, arti audiovisive e suoni, la danzatrice e perfomer slovacca Anička Labak, e la musicista catanese Cristina Cutuli. La 24enne etnea, tra gli artisti della fase finale di Soundtrack Residencies 2.0, residenza di creazione di musica per immagini di Zō, suona il pianoforte e scrive le proprie canzoni in italiano, francese, spagnolo, inglese e dialetto siciliano.
Sui Cantieri della Zisa di Palermo hanno lavorato la catanese Anthea Ipsale, il compositore
palermitano Giuseppe Rizzo, e lo slovacco Tomáš Urík, performer e studente universitario nel campo della musica elettronica. Ipsale studia scenografia teatrale, cinematografica e televisiva all’Accademia di Belle Arti di Catania, al lavoro adesso su un master in scenografia con un focus sul teatro musicale, e studia arti e discipline umanistiche all’Istituto di arte e design di Praga.
Giuseppe Rizzo è compositore e interprete di musica contemporanea. Scrive e si esibisce per immagini (teatro, danza, arti visive, arti performative), e lavora come musicista, arrangiatore, sound designer, insegnante di musica, drammaturgo del suono.
Direttore artistico del progetto è il musicista elettronico friulano Teho Teardo, molto noto
nell’ambito delle colonne sonore per il cinema e il teatro: «Sono felice di collaborare ancora con Zō, realtà importante per il paese intero. In più è un periodo talmente delicato questo che credo che costruire progetti sia fondamentale. La produzione è sempre un atto positivo, è un segnale che il mondo della cultura, della creatività ci fornisce. Non dobbiamo dimenticarci che siamo una comunità, e questi sono segnali di comunità. Una comunità che abbraccia tutta l’Europa».

Ingresso: € 5 intero in prevendita su Dice, per il 29 settembre al link:
https://link.dice.fm/H5c048ff0d7e e per il 30 settembre al link https://link.dice.fm/k3bc0c539e9c ;
€ 8 biglietto cumulativo per le due serate in prevendita su Dice al link
https://link.dice.fm/ad4aad4a1632 Info e prenotazioni: tel. 0958168912 (dalle 10 alle 14) o tramite whatsapp (dalle 15 alle 8) al n. 3281742045.

 

 

Foto: Cristina Cutuli

 

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