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In una giornata idilliaca dedicata alla letteratura e alla musica l’evento “Inchiostro e Musica” organizzato dalla Carthago Edizioni e dall’Etnamusa Festival per la sua prima edizione

Capita a volte capita che come giornalista e psicologa mi ritrovo, rapita come per magia, in una atmosfera agreste e selvatica, pregna di aromi bucolici, come l’idealizzata Arcadia virgiliana nell’Azienda Agricola “Musa” (Bronte).

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Catapultata, rapita o teletrasportata in una kermesse di scrittori di romanzi, novelle e poesie, con tutto il cuore come dice il video di Vincenzo Spampinato, connotati da una libera presentazione di parole e musica e non ultimo da un grande e arioso concerto del suo stesso concerto che ha presentato insieme agli “scatti” dell’amico Cosimo Di Guardo un “libro di appunti” dei propri pensieri “Fioriranno i mandorli sulla luna” edito da Carthago.

Doveva essere così ai tempi dei greci e dei romani che le feste avevano luogo, senza tema di interruzioni, senza valutare lo spazio e il tempo dove il senso e il sacrificio agli dei e alle muse delle arti ispiratrici, potessero trovare allocazione alcuna se non per essere rapiti e condotti in una dimensione “altra”, per diventare moto d’ispirazione e per poter tornare tra le umane e profane genti e proferire il luogo del “divenire”.

Ma cos’è di fatto la realtà se non un proclama delle intenzioni testé affidate alle vaticinazioni dei poeti ispirati? E se i luoghi sono isolati, farciti di stelle e di sana e respirata aria da alberi secolari che approdano e ascoltano ignari ciò che i poeti (e inserisco tutti coloro che scrivono e musicano in questo appellativo) restituendoci un modo di vivere, che spesso ahimè dimentichiamo nel nostro diuturno affannarci, completato da un ottimo cibo e beveraggi e da un’accoglienza da mecenati d’antica stirpe?

Ecco quello che a parole, misere, rispetto al turbinio di sensazioni, che solo la sinestesia degli elementi citati può comprendere, di chi c’era e di chi ci è stato, tutto ciò, è successo alla prima edizione di “Inchiostro e musica”.

 

Attraverso i video e le informazioni ricevute cercherò di ricostruire e fare arrivare in chi ci legge, la conoscenza dei reciproci attori, organizzatori che diventano amici e padrini o madrine degli scrittori, perché questo di fatto è Carthago Edizioni. Una Farm, direbbero oltre oceano, dove l’autore è compreso, agevolato nelle sue espressioni e coccolato fino all’espressione finale della sua Opera. Che poi va per il mondo: e così che il presidente Gaspare Edgardo Liggeri è riuscito ad essere per dieci presentazioni, dieci volte diverso, dimostrando per ogni autore un’affettività e una comprensione diversa, sempre attenta: a volte curiosa, ironica, e commossa, avvezza solo a colui che intuisce ogni condizione umana o animica che si suol dire. E che dire di Margherita Guglielmino responsabile editoriale? Un’espressione continua, fluida di buonumore per mettere in contatto gli scrittori tra di loro per conoscere il piano di Carthago “un’anima condivisa” prima da chi “naviga” in questa dimensione e poi dopo elargire un viatico per andare “verso il mondo”. E poi Giuseppe Pennisi, il visionario rampollo di Carthago, il cavaliere che “aizza” il demone nascosto nel cassetto di ogni poeta sognatore: l’aspetto dionisiaco di Carthago. E come avrebbe detto Friedrich Wilhelm Nietzsche dopo aver soddisfatto l’aspetto Apollineo della premessa diade l’elemento Dionisiaco finale non può che condurre ad una magnificente produzione nell’ambito letterario e umanistico. prova ne sia Alfredo Polizzano della libreria  Fenice di Catania.

 

Citerò tutti coloro che hanno fatto parte della giornata. Di alcuni ho una testimonianza in video. E per quegli artisti di cui mi manca una testimonianza video chiedo, venia fin da ora, ma a volte si dice in siciliano “mi sono confusa in mezzo al bello”, e quindi comunque seguirà un’intervista sul percorso personale e sulla propria identità.

Sentiamo dal vivo alcuni autori di Carthago.

Teresa Tufo autrice di e “Micol” e “Selene” ci racconta che le donne protagoniste dei due romanzi non sono eroine ma due donne comuni con destini diversi…

Marco Prestipino: “Splendi” poesie scritte lungo il corso della sua vita identificano un percorso che si basa sui colori e sulle stagioni…

Nel pomeriggio Pino Volpe che ha letto alcuni brani di varia natura accompagnato dai due maestri Sebastiano Grasso e Antonio Presti. Questo ve lo lasciamo immaginare!

Fabrizio Del Vecchio ci racconta dei suoi due libri “Addosso. Adesso!” e “Portami Dove Tutto è Lontano”…

 

Nuccio Puglisi nel libro “Centootto Volte più Grande del Sole” ci racconta, che noi siamo “più” di quello che ci succede:

 

La considerazione va fatta riguarda la sinergia tra autori e attori che innamorati del testo testimoniano la validità nell’ambito culturale di Carthago: l’attore Santi Consoli che legge Nuccio Puglisi e Giuseppe Melardi, autore di Carthago, che fa leggere le sue poesie “Schegge” dall’autore di Carthago, Emanuele Spitalieri.

Emanuele Spitalieri parla della ricerca su Gurdjieff “Uomo e universo allo specchio” per la Carthago ricerca su “L’ uomo che si fa delle domande. Come dice il film Matrix: è la domanda il nostro chiodo fisso!

Poi il libro “Di Tutto il Resto in Mezzo” di Davide “Matreus” Bruno. Che ha esposto le foto da mostrare al pubblico, non avendo il libro una cronologia narrativa, può essere aperto a caso e dare delle indicazioni che ognuno interpreta secondo le proprie scelte di vita.

Un’emozione inaspettata è stata poi regalata agli ospiti grazie alla Prof.ssa Gaetana Lo Giudice, curatrice del libro “La voce della mia terra” scritto dal padre.

La condizione interattiva del publico assiso è stata ispirata  dall’autrice Annarita Schiavone che ha chiesto ad alcuni spettatori di scrivere un pensiero su un proprio demone (daemon) in riferimento al suo libro “Demoni D’Amore”. Dove tutti, ma proprio tutti, sulla base di tre parole, potevamo diventare “poeti” che questo è il ruolo della donna e dell’uomo sulla Terra. E molti, in questa sessione, si sono ritrovati poeti, Il suo libro è una silloge poetica ci spiega l’autrice direttamente nel video,

Culminante e a tratti dirompente è stato lo spettacolo di Vincenzo Spampinato. Il suo raccontarsi tramite personaggi famosi: Franco Battiato, Lucio Dalla, Riccardo Fogli e i favolosi scrittori e attori, ci ha permesso di capire, o meglio comprendere che chi avevamo di fronte, se ha accettato di portare avanti questo “comandamento” delle edizioni Carthago, come un’entità promotrice della cultura, e le “emozioni” provocate e reiterate durante la giornata, ci davano “ragione” sull”amore nuovo”, di cui ci narrano le strofe di Vincenzo Spampinato.

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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