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Il canto di Rosa contro la violenza sulle donne

SAN GREGORIO (CT) – Il canto di Rosa Balistreri contro le ingiustizie sociali; Rosa icona ed eroina contro la violenza sulle donne. “Rosa canta la Sicilia”. Questo il titolo del progetto ultimato nell’istituto comprensivo “Michele Purrello”, promosso dall’Associazione culturale “Radiusu” e patrocinato dall’assessorato alla Cultura, diretto da Eleonora Suizzo, del Comune di San Gregorio.
Un percorso, curato dal cantastorie Alfio Patti, nel quale sono state coinvolte le seconde medie sezioni A, B, C e D.
Nel saggio finale, tenutosi nell’Auditorium della scuola, gli studenti hanno dato prova di maturità nell’affrontare l’argomento della violenza fisica, verbale e psicologica sulle donne.
Iniziato il 6 novembre, il corso ha visto il suo epilogo proprio a ridosso della Giornata contro la violenza sulle donne. I ragazzi, hanno preparato delle slide ed hanno ripercorso la vita della “cantatrice del Sud” (che amava definirsi una “cuntastorie e cantastorie”), che fu piena di sofferenze, miseria, privazioni e violenze. Tre sono stati gli uomini che hanno cambiato la vita di Rosa che scappa da Palermo su un treno che la conduce a Firenze: il primo il pittore Manfredi Lombardi con il quale ebbe una relazione affettiva durata 12 anni. Manfredi la introdusse nel mondo culturale che contava dove conobbe Buttitta, Guttuso, Sciascia, Dario Fo. Importante fu anche la conoscenza di Mario Modestini che le insegnò a suonare la chitarra e che scrisse per lei diverse ballate. Quindi Dario Fo che la introdusse nello spettacolo “Ci ragione e canto” del 1966. Da quel momento per Rosa fu tutto un successo e le ferite che la vita le aveva inferte cicatrizzarono.
«Anche questo è stato un progetto di successo – ha commentato la dirigente scolastica Gisella Barbagallo -, la risposta degli studenti è stata interessante e il percorso usato da Alfio Patti ha coinvolto i ragazzi che hanno conosciuto una donna straordinaria, una siciliana che non si è mai piegata alle avversità della vita».
Soddisfatta anche l’assessora Suizzo che ha promosso numerose iniziative a favore della identità culturale siciliana (Corsi di lingua e letteratura siciliana; il cantastorie in classe; il Festival dei cantastorie): «Il mio assessorato – ha detto la dott. Suizzo – ha sempre tenuto conto del valore della cultura siciliana. Ho fatto fede alla legge regionale n. 9/2011 che impone tali insegnamenti. Sono contenta che la preside e le insegnanti abbiamo subito sposato il progetto e abbiano sostenuto e accompagnato il lavoro del dott. Patti». Oltre alle slide, un filmato, che ritrae il cantastorie e gli studenti durante le lezioni, è stato realizzato dall’insegnate Andrea Vitriolo.
Alfio Patti, infine, compiaciuto per il risultato ottenuto e per la performance fine dei ragazzi, ha ringraziato le prof. Maria Grazia Palio, Antonella Neri, Alessandra Gulizia per aver guidato i ragazzi; il prof Rosario Carpinteri, per l’assistenza tecnica e l’insegnate Graziella Ferro per il sostegno esterno.

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