La diffusione limitata della lettura in Italia, attestata dai dati Istat secondo i quali il 40,8% degli italiani legge almeno un libro all’anno, “è una situazione endemica”. La pensa così lo scrittore Maurizio de Giovanni che con l’AdnKronos si sofferma sulla situazione del Sud Italia che mostra maggiore fragilità. Su quest’ultimo fronte, osserva il creatore del Commissario Ricciardi ora approdato in televisione con la sua seconda stagione, “bisognerebbe tenere conto del dato delle biblioteche, che al Sud lavorano tantissimo, e del fenomeno delle vendite online che è in crescita. Amazon riportava Napoli come città con il maggiore incremento”.
“Le nuove generazioni – dice inoltre de Giovanni – non leggono, sono distratte dai social, da un’offerta narrativa orientata sulle fiction, sulle serie in streaming e su moltissime altre forme che purtroppo tolgono tempo alla lettura. Questo è un problema serio non perché il libro sia migliore di altre forme narrative ma semplicemente perché educa all’immaginazione. Non vedendo con la parola scritta le immagini, il lettore se le deve costruire”.
Per de Giovanni “questa è un’abilità che i giovani purtroppo non hanno e questo è gravissimo. Credo che più ancora nella lettura in sé il problema sia nella forma della narrazione non per immagini che serve soprattutto nell’età formativa.
Questo credo che sia il vero e gravissimo problema che bisognerebbe cercare di superare con forme di incentivazione alla lettura che attualmente non ci sono”, conclude.