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“Bellini Festival” e “Festival Belliniano”, vietato l’uso denominazione alla Regione siciliana

Questa mattina il Tribunale di Palermo, sezione specializzata in materia di impresa, ha pubblicato la sentenza definitiva emessa a seguito del reclamo

All’indomani dell’ordinanza cautelare dello scorso settembre con la quale il Tribunale di Palermo, su ricorso dell’avvocato Luigi Fortunato in difesa del maestro Enrico Castiglione e del Bellini Festival, aveva clamorosamente vietato l’uso delle denominazioni “Bellini(n)fest” e “Festival Belliniano” alla Regione Siciliana e a tutti gli altri enti coinvolti (ordinandone il ritiro immediato di tutti i materiali promozionali e divulgativi ed inibendone ogni tipo di utilizzo), l’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana Manlio Messina aveva replicato rivendicando in prima persona il diritto di organizzare il Festival Belliniano, annunciando che avrebbe proceduto al reclamo e che alla fine avrebbe sicuramente vinto.
Ebbene, dopo cinque mesi di udienze e memorie difensive, questa mattina il Tribunale di Palermo, sezione specializzata in materia di impresa, ha pubblicato la sentenza definitiva emessa a seguito del reclamo (non più appellabile), a firma del giudice estensore Filippo Marasà e del presidente Caterina Ajello, rigettando ogni richiesta della Regione Siciliana, condannando l’Assessorato al Turismo, dello Sport e dello Spettacolo al pagamento anche di tutte le spese legali che si aggiungono a quelle del precedente ricorso cautelare già perso, ribandendo nuovamente il principio dell’unicità e dell’esclusività del “Bellini Festival” fondato nel 2009 e da allora sempre diretto con grande successo internazionale da Enrico Castiglione, tanto da essere giunto proprio lo scorso anno alla tredicesima edizione consecutiva: l’unico legittimo festival dedicato a Bellini che possa definirsi appunto “festival”, tutelato dalla legge italiana non meno del “Puccini Festival” di Torre del Lago, del “Rossini Festival” di Pesaro, del “Festival Verdi” di Parma o del “Donizetti Festival” di Bergamo.

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La notizia è stata accolta con grande entusiasmo al “Bellini Festival” soprattutto tra tutte le maestranze, i tecnici, gli artisti che in questi anni vi hanno collaborato con passione e dedizione, con opere e concerti trasmessi in diretta dalla RAI e in diretta mondovisione nei cinema di tutto il mondo e rimasti nella storia dello spettacolo dal vivo in Sicilia. Ma certamente grande è la soddisfazione espressa questa mattina dal vero ed unico “deus ex machina” del Festival Belliniano, il maestro Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, già il più longevo direttore artistico di Taormina Arte e per oltre dieci anni protagonista delle opere e dei concerti al Teatro Antico di Taormina, nonché di svariati altri prestigiosi enti italiani, europei e cinesi, che nel 2008 ebbe l’idea di far nascere per la prima volta in maniera permanente e ricorrente il Festival Belliniano a Catania e in Sicilia.

I giudici del collegio hanno anche precisato il carattere forte delle denominazioni “Bellini Festival” e “Festival Belliniano”, specificando soprattutto che “non sono meramente indicativi della musica o dell’opera di Vincenzo Bellini… in quanto essi, attraverso l’accostamento, al cognome ‘Bellini’, della parola ‘Festival’… identificano la manifestazione musicale ideata e realizzata ogni anno da Enrico Castiglione… in onore del celebre compositore catanese. Dunque…la parola ‘festival’ è meritevole di protezione anche da lievi modificazioni operate da terzi soggetti laddove si tratti di eventi parimenti realizzati in memoria del compositore Vincenzo Bellini”. Come dire che l’unico “festival” legittimo è appunto quello organizzato, ideato e diretto da Enrico Castiglione. Una vittoria piena ed inequivocabile.

“La sentenza definitiva contro la l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, fortemente voluto da Manlio Messina, ci riempie di grande soddisfazione, innanzitutto per l’ennesima vittoria giuridica, nel pieno rispetto della legge, sempre ribadita dai tribunali di Roma e Palermo contro tutti coloro che hanno tentato di copiare o di ‘usurpare’ (come ha scritto il Giudice Monfredi) il Festival Belliniano.

Lo scorso anno, come si ricorderà, l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana aveva organizzato direttamente la prima edizione della manifestazione denominata “Bellininfest”, proprio nello stesso periodo e praticamente negli stessi luoghi del ben più longevo “Bellini Festival” diretto da Castiglione, che per svariate edizioni fin dal 2009 si è svolto nei luoghi più importanti della città di Catania (con anteprime anche al Teatro Antico di Taormina) come il Teatro Massimo Bellini e il Teatro Romano, il cui restauro fu inaugurato nel 2009 proprio da una Norma di Bellini rimasta nella storia del teatro musicale con June Anderson e Gregory Kunde e la regia e le scene virtuali dello stesso Enrico Castiglione.

Già il Giudice Rachele Monfredi, della quinta sezione civile specializzata in materia di impresa del Tribunale di Palermo, aveva sentenziato in sede di ordinanza cautelare: “Nel caso di specie le differenze tra il marchio utilizzato dalla regione e quello registrato da Castiglione e da quest’ultimo utilizzato per oltre dieci anni sono minime, quasi impercettibili dal punto di vista fonetico”.

Il maestro Enrico Castiglione, all’indomani dell’ordinanza cautelare dello scorso settembre, aveva offerto nonostante tutto la mano all’Assessore Manlio Messina, auspicando “una stagione più ragionevole e costruttiva nel nome di Vincenzo Bellini, che noi abbiamo riscoperto e portato avanti nel mondo fin dal 2009 quando tutti a Catania si erano dimenticati cosa e chi fosse. Tutti possono e devono eseguire liberamente la musica di Bellini, ovviamente, ma nessuno, come ormai hanno sancito più tribunali e svariate sentenze, può utilizzare il nome di Bellini accanto alla parola ‘festival’, neanche per fare un ‘tributo’, perché ciò ci appartiene ed è la storia e il futuro del ‘Bellini Festival’, l’unico Festival dedicato a Bellini”.

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