“Voi siete il capitale umano più grande dell’Italia, perché chi ha il compito di insegnare e non si lascia mai rubare la propria passione educativa, è il vero motore della crescita del nostro Paese, che può essere tale se è anche progresso culturale e spirituale. Auguri, e coraggio!”. L’arcivescovo di Catania monsignor Luigi Renna si rivolge così ai dirigenti scolastici e ai docenti del territorio in un messaggio per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Spero – si legge nel messaggio – che quest’anno possiate garantire a tutti con il vostro impegno e la vostra competenza quelle possibilità che permettano ad ogni ragazzo di crescere come persona e come cittadino, del nostro Paese e del mondo. Auspico che tutte le autorità competenti, che sono animate da buona volontà, vi siano davvero di supporto”.
E in un altro messaggio rivolto agli studenti, l’arcivescovo Luigi Renna presenta loro un modello da seguire in questo anno scolastico che sta per cominciare: Carlo Acutis. “Volare alto – scrive – non è soltanto prendere bei voti, ma vivere una vita che sia piena di positività, di amicizia, di altruismo”.
Nel presentare Carlo Acutis, l’arcivescovo sottolinea che egli “era un ragazzo che ha saputo trasformare anche la sua passione per il computer in un’occasione grande per aiutare gli amici e diffondere notizie belle”. “Carlo – prosegue l’arcivescovo – aveva una grande fede in Dio e non se ne vergognava: era il suo segreto e ci insegna che occorre avere un ideale infinito, da seguire con gioia e convinzione”.
Nel messaggio ai dirigenti scolastici e ai docenti, inoltre, l’arcivescovo ricorda che anche quest’anno “continuerà l’esperienza degli Amici di Rosso malpelo, un gruppo di adolescenti ed universitari, a cui tutti possono aderire, che si prende cura con il doposcuola dei ragazzi che ne hanno bisogno, così come continuano le iniziative di supporto allo studio di oratori e di alcune parrocchie”. Nel messaggio si annuncia, infine, una nuova iniziativa: “L’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro proporrà una serie di incontri sulla cittadinanza, rivolto soprattutto ai giovani del triennio delle Superiori, perché tutti avvertiamo l’urgenza di formare alla sensibilità per i problemi sociali le nuove generazioni”.