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Sfonda la vetrina di un bar per rubarne il denaro in cassa, arrestato pluripregiudicato

Nel pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Acireale ha dato esecuzione a Decreto di Fermo del Pubblico Ministero emesso a carico del pluripregiudicato S. A. classe 1985, di Acireale, traendolo in arresto, in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato ai danni di un noto Bar del centro

Nel pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Acireale ha dato esecuzione a
Decreto di Fermo del Pubblico Ministero emesso a carico del pluripregiudicato S. A. classe 1985, di Acireale, traendolo in arresto, in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato ai danni di un noto Bar del centro.
Più precisamente, nelle prime ore della mattinata del 25 agosto u.s., giungeva segnalazione alla Sala Operativa del Commissariato di Acireale che un uomo, successivamente identificato per il suddetto pregiudicato, grazie alla disamina delle immagini delle videoregistrazioni dell’impianto di sorveglianza, alle precedenti ore 05:00 circa, dopo aver sfondato la vetrina del noto Bar sito in questa via Piemonte, avvalendosi di una mazza, si introduceva all’interno dell’esercizio commerciale dove, dopo avere forzato la cassa ne asportava il cassetto in plastica contenente una considerevole somma di denaro.
Nell’occorso il malfattore si feriva al polpaccio destro ed in altre parti del corpo rilasciando vistose tracce di sangue che venivano repertate in sede di sopralluogo della Polizia Scientifica di Catania.
Il soggetto in questione, non nuovo a reati del genere, è sospettato di avere commesso furti similari recentemente avvenuti in Acireale per i quali si è innalzato l’allarme sociale presso il grosso Centro etneo, dove si sono registrati degli importanti danneggiamenti subiti dai negozi dei commercianti del luogo a fronte di furti di modesta entità.

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Per quanto sopra il malvivente, dopo essere stato rintracciato da personale del Commissariato di Acireale, veniva sottoposto a fermo di p.g.; quindi, dopo gli adempimenti di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale Piazza Lanza di Catania, per ivi rimanere ristretto a disposizione dell’A.G.

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