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HomeCronacaRagazza morta a Caccamo: i Pm "dichiarazioni contrastanti, decisive immagini telecamere"

Ragazza morta a Caccamo: i Pm “dichiarazioni contrastanti, decisive immagini telecamere”

Palermo, 26 gen. – Per la Procura di Termini Imerese (Palermo) sono “decisive” le immagini “estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza” per la firma del provvedimento di fermo a carico di Pietro Morreale di 19 anni, accusato dell’omicidio della fidanzata, Roberta Siragusa di 17 anni. Lo scrivono i pm nel provvedimento. In particolare una telecamera di una abitazione in contrada San Rocco che”conduce al luogo del rinvenimento”, unica “via di accesso di Caccamo”. “Dalla visione dei filmati – scrive il pm – è stato accertato che la Fiat Punto di Morreale è transitata per due volte lungo la strada. Precisamente i video mostrano la Fiat Punto effettuare un primo passaggio verso il luogo del ritrovamento del cadavere alle 2.37 per poi ritornare alle 2.43. Successivamente si nota un secondo passaggio della medesima auto alle 3.20 con rientro alle 3.40”. “Questa circostanza – scrive il pm – non ha trovato alcun riscontro nella versione fornita dall’indagato”.

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“La ricostruzione dei fatti” fornita dal giovane Pietro Morreale, il ragazzo di 19 anni arrestato per l’omicidio della fidanzata, Roberta Siragusa di 17 anni, “contrasta totalmente con quanto accertato durante le indagini effettuate fino adora”. Lo scrive il pm nel provvedimento di fermo emesso ieri dalla Procura di Termini Imerese (Palermo).
Pietro Morreale, il ragazzo di 19 anni arrestato per l’omicidio della fidanzata, Roberta Siragusa di 17 anni, la mattina di domenica ha detto alla madre della giovane di avere lasciato la figlia davanti al portone alle 2.15 di sabato notte. La stessa cosa ha detto al fratello di lei, Dario. In realtà, poche ore dopo si presenterà in caserma per indicare il luogo del ritrovamento del cadavere.

Roberta dopo una lite si è data fuoco con una bottiglia di benzina”. Lo ha detto agli investigatori Pietro Morreale, il ragazzo di 19 anni arrestato per l’omicidio della fidanzata, Roberta Siragusa di 17 anni. “A seguito dell’evento – scrive il pm nel provvedimento di fermo – l’indagato tentava dapprima di spegnere le fiamme e soccorrere la fidanzata ma poi sveniva. Ancora sotto choc abbandonava il cadavere nel luogo del rinvenimento e faceva ritorno a casa dove attendeva il risveglio dei genitori ai quali forniva la versione dei fatti”.

“So che Pietro la picchiava e la minacciava”. A parlare è un’amica di Roberta Siragusa di 17 anni, la ragazza trovata morta in un burrone a Caccano (Palermo). La giovane è stata sentita dai magistrati domenica mattina dopo il ritrovamento del cadavere. La sera prima l’avevano trascorsa insieme in una villetta con altri amici. “Pietro diceva che se lei avesse riferito di queste violenze, lui avrebbe fatto del male sia a lei che alla sua famiglia”,dice la ragazza tra le lacrime.
(Adnkronos)

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