I Carabinieri della Stazione di Raddusa, nell’ambito delle attività disposte in ottemperanza alle direttive del Comando Provinciale, hanno effettuato numerosi servizi al fine di porre contrasto al fenomeno degli allacci elettrici abusivi.
In particolare, mediante un’attenta analisi dei dati forniti dal gestore elettrico che, al fine, supporta i militari con il proprio personale tecnico ai fini di accertamento specialistico, sono state individuate delle zone che maggiormente evidenziano discrasie nel rapporto consumi-utenti.
Nei giorni scorsi infatti i militari hanno verificato che un nucleo familiare, mediante un collegamento posticcio realizzato sul contatore, aveva collegato la propria abitazione alla rete pubblica.
Ma non basta perché infatti anche un altro loro figlio, che vive indipendentemente con la propria compagna in un altro appartamento sito nello stesso stabile, in un’ottica di “limitazione delle proprie spese”, fruiva di energia elettrica a costo zero mediante una semplice prolunga che proveniva proprio da quell’abitazione, già abusiva, in uso al padre.