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Occupato stamani il Rettorato da alcuni studenti

CATANIA – Questa mattina uno striscione proprio all’ingresso del Rettorato dell’Università degli studi di Catania con la scritta “Rettorato occupato” suggella lo sfondo di perplessità, di amarezza e di una sana voglia di risposte dall’Ateneo etneo. Molti di loro credono nell’Istituzione, alcuni sono increduli poiché alcuni dei Professori indagati dalla procura catanese sono direttamente docenti delle discipline di studio assegnate per il programma di corso universitario. Altri sbottano dicendo che questa era una situazione agli occhi di tutti e che adesso si infanga solo il nome di una grande Università, tra le più grandi e importanti d’Italia, un mega Ateneo che per numerosità degli immatricolati occupa un posto ancora troppo in basso nelle classifiche statistiche italiane ed europee. C’è voglia di riscatto, gli studenti si sono presentati davanti al rettorato senza insegne, vero che fanno parte di MUA – Movimento Universitario Autoorganizzato, Link Studenti indipendenti e Coordinamento universitario, ma cercano una risposta dall’Istituzione e una rassicurazione per il loro futuro.

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“La richiesta al Direttore Bellantoni di presentarsi all’assemblea di oggi è dettata dalla volontà – continua uno dei loro portavoce – di noi studentesse e studenti di avere chiaro quale sarà nei prossimi mesi il futuro di UniCT. Pretendiamo infatti che venga oggi pubblicamente garantito che in nessun modo, né adesso né durante la sessione d’esame di settembre\ottobre, venga in nessun modo intaccato il Diritto allo Studio degli studenti. Abbiamo già pagato fin troppo per responsabilità altrui”.

“Vogliamo anche – inoltre chiosano – che vengano smentite le dichiarazioni vergognose del Rettore Basile, sul fatto che l’Università sia un luogo d’élite. Questo gesto, forte, che stiamo facendo si oppone proprio a questa logica: l’università è degli studenti e delle studentesse, e dovrebbe essere un luogo aperto a tutte e tutti, con un Diritto allo Studio garantito al 100%, con dei servizi davvero funzionanti, e una formazione e studio critico e non solo nozionistico. Vogliamo riaffermare la nostra centralità, e sottolineare che abbiamo ben chiaro quanto marcio sia dalle fondamenta il sistema universitario, da tempo e che però per noi è giunta l’occasione di cambiare sistema!”

“Ci stupiamo molto – concludono – che molti docenti su questo abbiano fatto buon viso a cattivo gioco: crediamo che lucidamente l’Università sia in questo momento indifendibile e che i docenti dovrebbero, prima di tutto, affermare che, per quanto non si debba fare di tutta l’erba un fascio, che esiste probabilmente un problema risaputo di baronaggio, clientelismo e favoritismo.”
Segnaliamo alcuni momenti di tensione intorno alle ore 10:00, quando gli agenti della DIGOS di Catania hanno avuto degli scambi di opinione con alcuni studenti presenti che il direttore Candeloro Bellantoni, avvertito immediatamente, ha pensato di sedare con una capace e risoluta professionalità.
Oggi le studentesse e gli studenti passeranno tutta la giornata in Rettorato, fino alla conclusione dell’assemblea che comincerà alle 17:30 alla quale sono invitati pubblicamente tutte le componenti dell’Università che vorranno essere presenti e soprattutto – aggiungono gli studenti – “invitiamo caldamente il direttore Bellantoni”.

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Paolo Zerbo
Paolo Zerbohttp://zarbos.altervista.org
Paolo Zerbo Direttore responsabile Laurea in Sociologia Communication skills and process model ICT developer
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