CATANIA – Su delega di questa Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso in data 10.12.2020 a carico di:
NICOTRA Daniela Agata (cl.1986), poiché gravemente indiziata dell’omicidio volontario aggravato di BONAVERA Ylenia Grazia (cl. 1994).
A fondamento del provvedimento restrittivo sono stati acquisiti i gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ed avviate dalla locale Squadra Mobile – Sezione Reati contro la Persona- la sera del decorso 9 dicembre nell’immediatezza dei fatti.
In proposito, infatti, personale della Squadra Mobile interveniva presso il Pronto Soccorso del locale ospedale “Garibaldi-Centro” a seguito di segnalazione di una donna, accompagnata da un conoscente presso il citato nosocomio, in evidente stato di alterazione psicofisica ed in grave pericolo di vita in quanto attinta alla spalla destra da un colpo d’arma da punta e da taglio, presentando un’abbondante emorragia, successivamente deceduta durante le fasi di rianimazione ad opera del personale sanitario.
Nel corso delle preliminari informazioni acquisite, si apprendeva che l’azione criminale era avvenuta nel popolare rione San Cristoforo, precisamente all’incrocio tra questa via Santa Maria delle Salette e via Della Concordia.
Tale ipotesi è stata suffragata dal sopralluogo giudiziario, eseguito unitamente a personale del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Catania, che ha consentito di rilevare in loco evidenti e copiose tracce ematiche nonché una ciocca di capelli finte, segno probabile di una precedente lite.
In tale contesto, valutata l’abbondante perdita sangue, testimoniata dalle citate tracce ematiche presenti sull’asfalto ed all’interno dell’autovettura in uso alla vittima, l’attività investigativa, protrattasi senza soluzione di continuità per tutta la notte, consentiva di acquisire due fondamentali dichiarazioni rese da altrettanti testimoni oculari che indicavano la citata NICOTRA quale responsabile dell’azione omicida consumata attraverso una pugnalata inferta con forza e determinazione ai danni della vittima nel corso di una violenta lite scaturita per ragioni sentimentali.
Tali dichiarazioni venivano successivamente confortate da quanto espresso, in via preliminare, dal medico legale, incaricato dalla Procura, che, a seguito di un’ispezione cadaverica, dichiarava che, “con elevata probabilità logico-scientifica, il decesso” è stato la conseguenza dell’“azione di penetrazione” del corpo contundente utilizzato nell’aggressione.
Alla luce dei suddetti, ingenti e completi, gravi indizi di colpevolezza ottenuti, nonché dal conforto del parere tecnico del medico legale, venivano diramate le ricerche di NICOTRA Daniela Agata, la quale, benché si fosse resa irreperibile fino a quel momento, nel pomeriggio del 10 dicembre u.s. si presentava spontaneamente presso gli Uffici della Squadra Mobile unitamente al proprio difensore di fiducia.
In tale sede, alla presenza dei Magistrati procedenti, la donna è stata sottoposta ad interrogatorio di garanzia in cui confessava l’omicidio maturato nel corso di una violenta lite avvenuta per strada con la BONAVERA ed occasionalmente incontrata in via della Concordia.
Nell’occasione, dopo essere stata ferita al viso dalla vittima, decideva di prelevare un coltello da cucina all’interno della propria autovettura e si scagliava contro la sua amica attingendola mortalmente all’altezza della spalla destra.
In tale contesto la NICOTRA specificava che, a seguito delle ferite riportate all’altezza dell’occhio a causa dei graffi inferti dalla BONAVERA, aveva deciso di colpire mortalmente la sua amica come ritorsione della violenza patita.
Stante quanto esposto, al termine dell’interrogatorio, sulla base del quadro probatorio acquisito, questa Autorità giudiziaria ha emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario, aggravato da precedente relazione affettiva, nei confronti di NICOTRA Daniela Agata, la quale, dopo le formalità di rito, è stata associata presso la locale casa circondariale di “Piazza Lanza”.
Le risultanze e le anticipazioni medico-legali venivano poi ampiamente confermate dalla successiva autopsia effettuata nel pomeriggio dell’11 dicembre u.s. in cui si dà atto che la morte è stata provocata da “shock metaemorragico acuto, secondario a lesione a tutto spessore del secondo tratto dell’arteria ascellare di destra”, con il “colpo” che “ha avuto una direzione dall’alto verso il basso, leggermente dal dietro all’avanti e leggermente destro sinistro ed ha attraversato la cute dirigendosi al davanti della clavicola, penetrando i muscoli grande pettorale, piccolo pettorale sulla linea emiclaveare fino a giungere tra il primo e secondo spazio intercostale, penetrare la pleura e il lobo superiore del polmone di destra creando un lago emorragico in cavità pleura”.
Nel corso dell’attività d’indagine si è proceduto inoltre a deferire in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale alcuni soggetti che, dopo la commissione del delitto e non concorrendo nel medesimo, hanno aiutato la responsabile dell’omicidio ad eludere le investigazioni dell’Autorità fornendo false informazioni alla Polizia Giudiziaria.
Tali responsabilità sono emerse, in forma ancora più palese, a seguito dell’acquisizione del noto video che riprende le tragiche fasi dell’aggressione e da cui si evince che alcune persone, presenti durante le fasi dell’omicidio, hanno falsamente dichiarato di non aver assistito alla scena.
In data odierna, ad esito dell’udienza di convalida, ritenendo la sussistenza della gravità indiziaria, il G.I.P. presso il Tribunale di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di NICOTRA Daniela Agata per il reato ascrittole.
