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Divisione Polizia Anticrimine: il Questore Della Cioppa emana venti avvisi orali

CATANIA – Agosto d’intenso lavoro per i poliziotti della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Catania: il Questore di Catania Mario Della Cioppa, infatti, ha emesso una raffica di Avvisi Orali, ben 20, nei confronti di altrettanti soggetti, responsabili di vari reati.
Il provvedimento adottato dall’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza prende in esame quella categoria di persone che, sulla base di elementi di fatto, sono ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblici ovvero che siano abitualmente dedite a traffici delittuosi. In tali categorie, quindi, rientrano i destinatari del provvedimento in argomento: 5 responsabili di reati di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina consumati in diversi luoghi della città; 4 responsabili di reati di rapina (di cui una avvenuta ai danni di un turista al quale sono stati strappati gli occhiali da sole mentre passeggiava in città; un’altra compiuta da un extra comunitario che, nel tentativo di sfilare la borsa ad una anziana donna, l’ha strattonata e fatta cadere a terra); 3 responsabili di reati di furto aggravato; 2 responsabili di reati di lesioni personali (uno avvenuto ai danni una persona che mentre camminava sulla pubblica via è stata affiancata da un motorino con a bordo un ragazzo ed una ragazza che tentavano di strapparle di dosso la borsa, nei momenti di concitazione la vittima è stata spinta a terra riportando delle lesioni guaribili in giorni dieci); 2 responsabili di reati di interruzione di pubblico servizio (fatto posto in essere da due soggetti che, nel tentativo di asportare 14 cavi di rame, hanno danneggiato una cabina dell’Enel, procurando gravi danni e disservizi al servizio pubblico elettrico, la consumazione del reato è stata impedita dalle Forze dell’Ordine che hanno colto in flagranza i due autori); 2 responsabili di reati di oltraggio a Pubblico Ufficiale (uno dei reati è stato compiuto da un soggetto che, per eludere un posto di controllo su strada, è andato in escandescenza inveendo contro il personale di Polizia); 1 responsabile del reato di riciclaggio (l’autore è stato colto in flagranza mentre tentata di smontare parti di un’autovettura rubata) e 1 responsabile del reato di attività non autorizzata di guardiamacchine c.d. “posteggiatore abusivo” (il soggetto è stato sorpreso ad esercitare l’attività di parcheggiatore senza autorizzazione in una via del centro di Catania e, perché recidivo, è stato denunciato).

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L’Avviso Orale emesso dal Questore è adottato in applicazione dell’art. 3 del d.lgs. 159/2011, il noto “Codice Antimafia”, e contiene una serie di ammonimenti, tutti tesi a “consigliare” una condotta osservante delle leggi, affinché la persona destinataria del provvedimento possa essere positivamente “recuperata” nel contesto sociale. Per la sua caratteristica di provvedimento amministrativo, l’Avviso Orale non rappresenta un immediato “limite” alla capacità criminale del destinatario ma, come ben sanno taluni incalliti habituè, rappresenta il “biglietto d’ingresso” a quelle più afflittive misure di prevenzione, tra cui la Sorveglianza Speciale di P.S. è quella più nota.
Peraltro, in considerazione della gravità dei reati commessi dall’avvisato, undici dei venti provvedimenti sono stati emessi in forma aggravata, costituendo di per sé un limite alla capacità di agire del destinatario. Infatti, tra le limitazioni, occorrono quelle di non di possedere o utilizzare, in tutto o in parte, qualsiasi apparato di comunicazione radiotrasmittente, radar e visori notturni, (…), riproduzioni di armi di qualsiasi tipo, compresi i giocattoli riproducenti armi, altre armi (…), prodotti pirotecnici di qualsiasi tipo, nonché sostanze infiammabili e altri mezzi comunque idonei a provocare lo sprigionarsi delle fiamme, (…). In realtà, basta essere colti nell’uso o nel possesso di un telefono cellulare (che è un apparecchio radiotrasmittente), in possesso di un petardo o di una tanica di benzina per contravvenire all’Avviso Orale aggravato e, quindi, commettere un reato (art. 3 co. 6 d.lgs. 159/2011).

Si tratta, in ultima analisi, di un’espressione di quell’intensa attività di prevenzione dei reati che la Polizia di Stato attua principalmente col controllo del territorio operato dalle Volanti e da tutte le articolazioni operative della Questura, che agisce a un livello di intelligence, rappresentando una efficace e importantissima liaison tra l’attività operativa e quella informativa.

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