CATANIA – Nella notte tra sabato e domenica scorsi, personale delle Volanti ha arrestato la pregiudicata catanese GIUFFRIDA Valentina (classe 1986), per il reato di evasione dagli arresti domiciliari poiché trovata fuori dalla sua abitazione e riconosciuta dalle volanti in transito in viale Kennedy.
La donna, persona nota alla polizia perché più volte arrestata per il medesimo motivo, ha inoltre fornito false generalità agli agenti, beccandosi così anche una denuncia.
Dell’avvenuto arresto veniva notiziato il Pm di turno che lo convalidava con immediata liberazione disponendo il ripristino degli ardom.
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Nella nottata odierna, personale delle Volanti, in transito in piazza Palestro, notava due scooter condotti da due giovani e uno di essi spingeva l’altro.
Tale dinamica insospettiva gli operatori che quindi intimavano l’ALT Polizia attivando i dispositivi sonori e visivi in dotazione alla Volante.
I due giovani provavano a fuggire; uno di essi riusciva a dileguarsi appiedato approfittando dell’oscurità della notte, mentre l’altro, un minore di anni 16, veniva bloccato e condotto in ufficio.
Dagli accertamenti esperiti sui mezzi si appurava che uno dei due scooter era stato rubato al legittimo proprietario, che contattato telefonicamente si portava in Questura ove formalizzava la denuncia di furto.
Pertanto, il giovane veniva arrestato per il reato di furto aggravato in concorso con persona rimasta ignota e, su disposizione del PM del Tribunale dei Minori collocato presso un Centro di Prima Accoglienza.
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Nella mattinata di sabato scorso, personale dell’UPGSP- Squadra a cavallo e cinofili, a seguito di segnalazione giunta sull’App “YouPol”, ha effettuato un controllo all’interno di un garage ubicato nel quartiere di Librino in viale Moncada.
All’interno di tale locale, che era stato trasformato in una stalla abusiva, vi era un cavallo tenuto in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Rintracciato il proprietario dell’equide, N.M., pregiudicato e, intervenuto anche personale dell’ASP veterinaria, veniva sanzionato amministrativamente per mancanza del codice aziendale.
Altresì, l’uomo veniva denunciato per i reati di maltrattamento di animali, invasione di terreni e/o edifici e per furto aggravato di energia elettrica in quanto allacciato abusivamente alla rete pubblica, così come accertato da tecnici Enel.
