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Caltagirone: stalker recidivo, dai domiciliari al carcere

CALTAGIRONE (CT) – Nel primo pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di Caltagirone ha eseguito un’ordinanza, emessa in data 26.11.2019, dal Tribunale di Caltagirone, nei confronti di un 40enne calatino, con la quale è stata disposta la sostituzione della Misura Cautelare degli arresti domiciliari, con quella della Custodia in Carcere.
In particolare il predetto, nel corso degli ultimi mesi, con condotte reiterate ha minacciato e molestato ripetutamente la ex convivente cagionandole un perdurante stato d’ansia e di paura, un fondato timore per l’incolumità propria, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita, tanto che in data 8 Aprile scorso, veniva deferito in stato di libertà per i reati di atti persecutori.

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A seguito di quanto narrato, in data 15 maggio successivo, veniva eseguita apposita Ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di questo centro, che disponeva nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex convivente.
Tale remora è stata, comunque, più volte disattesa e violata difatti, così come più volte denunciato dalla vittima ed a seguito di accertamenti da parte di personale del predetto Commissariato, si è appurato che l’indagato ha continuato, imperterrito, la condotta persecutoria, rendendosi attore di continue molestie telefoniche, plurimi pedinamenti e minacce, non mostrando alcun segno di resipiscenza.
Gli indizi di colpevolezza delineati, gli elementi probatori indicati, e poiché è plausibile ritenere che è attuale il pericolo che l’indagato possa commettere altri delitti ben più gravi di quelli per cui si procede, stante la gravità dei fatti addebitati, hanno consentito, alla locale Procura della Repubblica, di richiedere ed ottenere dal Tribunale, segnatamente dal Giudice per le indagini preliminari, l’emissione dell’Ordinanza che ha sostituito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna con quella degli arresti domiciliari, con la prescrizione di non allontanarsi senza autorizzazione del Giudice procedente dal luogo degli arresti domiciliari e non avere contatti diretti, telefonici o di qualsiasi altro genere (anche Social network), con persone diverse da quelle che con lui coabitano e da eventuali difensori.
Non pago di tale Misura, il predetto ha continuato a violare le prescrizioni contenute in questa ultima misura, continuando incessantemente a contattare la vittima, con l’ausilio di mezzi telematici e telefonici, Tali circostanze ponevano in evidenza l’indifferenza del reo al rispetto delle regole connesse al suo “status libertatis” , rendendo indispensabile l’esigenza di proteggere in modo più adeguato la sicurezza della “Parte Offesa”. Quanto in parola ha consentito alla locale A.G. di aggravare l’attuale misura cautelare con quella della Custodia in Carcere.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato, presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’A.G.

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