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HomeCronacaAccoltellamento a Termini: gip convalida fermo, "telecamere e coltelli contro arrestato"

Accoltellamento a Termini: gip convalida fermo, “telecamere e coltelli contro arrestato”

Era stato segnalato 4 giorni prima per il furto in un bar, ‘inverosimile’ il suo negare di essere l’autore dell’aggressione. Alexander Chomiak, il 24enne polacco arrestato per il tentato omicidio di una turista israeliana accoltellata nega comunque di essere l'autore

Telecamere e coltelli. Sono questi gli elementi su cui poggia l’ordinanza del gip di Milano Natalia Imarisio che ha convalidato il fermo per Alexander Chomiak, il 24enne polacco arrestato per il tentato omicidio di una turista israeliana accoltellata – ben tre volte (due fendenti all’addome e uno al torace) – mentre comprava un biglietto a Roma Termini la notte di San Silvestro. Le immagini acquisite lo ritraggono (con la stessa borsa di plastica che si vede nelle immagini dell’aggressione) su un bus prima dell’arrivo alla stazione, ed altre che ne indicano la successiva via di fuga. “Alcuni fotogrammi – si legge nel provvedimento – sono di assoluta chiarezza” ed è stato così possibile accertare che pochi giorni prima, il 27 dicembre, ha messo a segno un furto in un bar di Roma come emerge dalle riprese del sistema di sorveglianza dell’esercizio commerciale, “del tutto compatibili, sia nelle fattezze di viso e corpo, sia nel vestiario, con quelle dell’aggressore” alla 24enne turista. I fotogrammi relativi all’aggressione del 31 dicembre sono stati visionati dagli agenti che hanno provveduto all’accompagnamento per il fotosegnalamento del 27 dicembre e che lo hanno riconosciuto “senza ombra di dubbio”.

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Non solo: al momento del fermo “indossava vestiti identici a quelli dell’aggressore del 31 dicembre” e di “indubbio rilievo” è il fatto che il giovane – che vive di carità e furti – sia stato trovato in possesso di tre coltelli, due da cucina e un taglierino, tenuti in due buste di plastica insieme ad altri pochi effetti personali. Oggetti che il 24enne, in Italia da sette-otto mesi, usava per tagliare il cibo, ma che non spiegano perché uno dei coltelli con una lama di 9 centimetri sia stato trovato “con tracce apparentemente ematiche di colore rosso” e avvolto in un foglio di carta. All’udienza di convalida, il fermato – pur non potendo disconoscere il possesso dei coltelli (ha ammesso di averne rubato uno perché l’altro non era abbastanza tagliente da affettare cibi e aprire confezioni) – ha negato di essere l’autore dei fatti.

 

“Tale versione, alla luce del possente compendio indiziario sin qui descritto, risulta allo stato inverosimile” scrive il gip Imarisio. L’indagato – che ha “Estrema dimestichezza negli spostamenti” – ha confermando di avere soggiornato a Roma “da prima di Natale sino al primo gennaio”, di essere stato identificato per il furto in un bar, di essere stato su un autobus il 31 dicembre,  di aver preso un treno da Roma Termini il primo gennaio, “circostanza ulteriore che poteva spiegare un suo passaggio in stazione la sera prima (passaggio in stazione che egli non ha neanche negato, limitandosi di affermare di non ricordare se tale sera egli fosse passato o meno dalla stazione)”.

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