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L’Italia alla prova dell’emergenza: istituzioni, mercati, società

L’emergenza causata dalla pandemia Covid-19 e le conseguenze per le istituzioni, i mercati nazionali e internazionali e per le società. Ma anche ragionare su diversi piani di analisi, uniti dal filo conduttore dell’emergenza come cartina di tornasole con cui capire meglio come funzionano e si trasformano – o non si trasformano – le istituzioni, i mercati e la società. Sono solo alcuni temi della quinta edizione del Convegno della Società Italiana di Sociologia Economica – dal titolo “L’Italia alla prova dell’emergenza: istituzioni, mercati, società”, in programma da mercoledì 9 a sabato 12 giugno, organizzato con il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania.
Un convegno che ruota attorno agli effetti sul piano sociale, economico e occupazionale della pandemia e anche alle prospettive future. Quattro giorni di attività (tre plenarie e 22 sessioni) per gli oltre 300 partecipanti che si confronteranno su questioni rilevanti legate all’emergenza sanitaria come lo smart working e le trasformazioni del lavoro, la povertà e le politiche di contrasto, le innovazioni nella pubblica amministrazione, le politiche socio-sanitarie e le relazioni industriali.
La cerimonia di apertura dei lavori, mercoledì 9 giugno, alle 14,30, è affidata al prorettore dell’Università di Catania, prof.ssa Vania Patanè, e ai docenti dell’ateneo catanese Giuseppe Vecchio e Maurizio Avola del Dipartimento di Scienze politiche e sociali. A seguire, coordinati dal giornalista Dario Di Vico del Corriere della Sera, gli interventi di Gabriele Ballarino (Università di Milano), Emanuele Felice (Università di Chieti-Pescara), Gaetano Manfredi (Università di Napoli Federico II), Manuela Moschella (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Rita Palidda (Università di Catania).
Nella prima plenaria si discuterà di effetti e prospettive sull’economia e sulle disuguaglianze territoriali interne al nostro paese, sull’università e sulla ricerca scientifica, sulla conciliazione e il rapporto tra lavoro produttivo e riproduttivo, sul ruolo dell’Unione Europea.

Nei giorni successivi i lavori riguarderanno il caso italiano, ma non solo, con una comparazione del modo in cui diversi sistemi socio-economicireagiscono alle emergenze. Un’analisi che può guardare alle emergenze passate, su cui ormai è possibile formulare bilanci compiuti, e all’emergenza in corso, su cui così tanti scienziati e studiosi si stanno esercitando “in diretta”.

Un convegno che registrerà gli interventi di esperti sociologi economici, del lavoro e dell’organizzazione tra i quali Ivana Fellini (Università di Milano-Bicocca), Luigi Burroni (Università di Firenze), Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), Marino Regini (Università di Milano), Anke Hassel (Hertie School of Governance, Berlin), Cathie Jo Martin (Boston University), Anna Cortese (Università di Catania), Valentina Di Stasio (Università di Utrecht), Nazareno Panichella (Università di Milano), Mariacristina Rossi (Università di Torino) e Giorgio Cutuli (Università di Trento).

 

 

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