Martedì 26 aprile, alle ore 21, da Zo Centro Culture Contemporanee di Catania spazio alla nuova musica rock siciliana con il concerto di Helen Burns, progetto alternative/indie rock nato a Catania nel 2018, influenzato dal lavoro di band anglo-americane come Arctic Monkeys, The Strokes, Royal Blood e Cage the Elephant. La band è formata da Domenico Failla voce e piano, Edoardo Buccheri basso, Walter Leotta e Sebastiano Musco chitarre, e Gabriele Messina batteria.
Come interesse comune, la rock band etnea cerca di creare sempre un’atmosfera di inclusione e spensieratezza che faccia sentire il pubblico parte della band stessa, grazie alla passione comune della musica. Dopo aver registrato la prima demo di quattro brani, nel 2019 gli Helen Burns raggiungono il palco dell’Ariston per la finale della 32a edizione di Sanremo Rock, suonando il brano “Do You Wanna Go Back to the 90s?” tra i primi 8 finalisti. A febbraio 2020 pubblicano il primo singolo “Mindglass”, frutto della collaborazione in studio con Toni Carbone (ex Denovo). Durante il 2020, in pieno lockdown, i ragazzi si trasferiscono in una casa in campagna per diversi mesi dove viene messa su una sala prove privata. Giorni di sessioni intensive di prove e scrittura si alternano a notti di svago e condivisione con amici e fan all’interno della casa stessa.
Far nascere il primo album è l’obiettivo degli Helen Burns. Nel 2021 la band inizia una collaborazione con John Lui, nome d’arte del musicista, producer e dj catanese Marco Pettinato, con cui conducono un’importante sessione di registrazioni al Buddy Sound Studio. Il risultato è l’ep “We Gotta Go Away”, in uscita a breve, con distribuzione XL Music. Anticipato dai singoli “I want it” e “Gotta go away”, l’ep “We Gotta Go Away” sarà ufficializzato con il concerto di Zo: «Dal vivo non suoneremo solo i 4 brani dell’ep – spiega il bassista Edoardo Buccheri -, gli altri due sono “Break a leg” e “King of the Dance”, unica produzione realizzata in studio con il produttore John Lui. Abbiamo già un buon repertorio di brani che contiamo entro quest’anno di far diventare un album. Fino ad oggi abbiamo preferito lavorare in maniera indipendente, senza un’etichetta dietro. Sarà l’ep adesso il nostro biglietto da visita per dialogare con le etichette che ci interessano.
Superata la sosta dovuta alla pandemia, e realizzate un paio di partecipazioni musicali a progetti teatrali della compagnia Fabbricateatro, adesso, dopo questo concerto e qualche altra data live, ci metteremo a lavorare alla stesura dei brani che faranno parte del nostro primo album. Nostro interesse, poi, è quello di farci conoscere non solo a livello nazionale ma anche internazionale, anche dal vivo»
