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Risorse da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare per i comuni

SAN GREGORIO (CT) – Con immenso rammarico il sindaco di San Gregorio, Carmelo Corsaro, così come quello di Sant’Agata Li Battiati, Marco Nunzio Rubino, hanno appreso che i loro Comuni sono le uniche realtà siciliane ad essere state escluse dal contributo previsto nella quota B dell’Ordinanza n. 658 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 29 Marzo scorso, relativamente alle risorse da destinare alla solidarietà alimentare.
I due Comuni dell’hinterland catanese, San Gregorio in testa, da diversi anni risultano essere i Comuni con più alto reddito procapite della Sicilia. E ciò in base ad una media che non evidenzia, però, le fasce di povertà che comunque esistono e che in questo momento stanno maggiormente soffrendo.
Per questo motivo i due sindaci hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
« Pur comprendendo le ragioni che stanno alla base di questa suddivisione, non possiamo condividerle – recita la missiva firmata congiuntamente dai due primi cittadini -. La media del reddito procapite riferita all’anno 2017, non fotografa la reale distribuzione della ricchezza, ma una semplice media aritmetica.
«Il disagio sociale ed economico delle nostre comunità – continua la lettera – è presente tanto quanto in altri Comuni. Noi conosciamo le nostre comunità perché le viviamo quotidianamente e siamo ben consapevoli che questa ricchezza non è egualmente distribuita; non solo, ma l’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio piccole realtà che in quel lontano 2017 producevano ricchezza, coinvolgendo a cascata tutti quegli operatori che direttamente ed indirettamente erano generatori di quei redditi.
«I nostri cittadini – sottolineano i due sindaci – non possono pagare il prezzo di una formula matematica, tuttavia, sarebbe stato più efficace utilizzare il metodo della distribuzione mediana del reddito (o, meglio ancora, quello modale che individua il livello di reddito più diffuso nella popolazione residente); avremmo ottenuto una fotografia che caratterizza meglio la maggior incidenza dei redditi ottenendo una distribuzione più realistica della ricchezza, e conseguentemente – chiosano i due sindaci – agito più efficacemente nel riconoscere i contributi di solidarietà alle fasce meno abbienti.».
Si aspetta, ora, una risposta dal presidente Giuseppe Conte o dalla Protezione Civile non foss’altro per non lasciare i due Comuni privi di questo atto di solidarietà.

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