Un film del dopo lock-down. Ricordiamo che in inglese “up” significa “alto” e “down” significa “basso”: e “look-up” significa “guardare in alto” e “look-down” significa “guardare in basso”. È meglio morire di pandemia, piano piano o morire tutto in una volta?
Il film uscito il 24 dicembre arrivando in cima alla Top 10 in questi tre giorni di feste natalizie sulla piattaforma Netflix, ci racconta in forma di commedia distopica, la prossima storia della Terra dal futuro disastroso, opera del regista Adam McKay.
La trama è presto detta: due scienziati, una coppia di astronomi, Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) ancora dottoranda, si accorge dell’esistenza di una cometa in rotta di collisione con la Terra e lo comunica al suo professore, Randall Mindy, (Leonardo DiCaprio) che ne calcola la traiettoria, accorgendosi che il corpo celeste colpirà in pieno la Terra in circa sei mesi e che le sue dimensioni sono tali da comportare la distruzione completa di qualsiasi forma di vita sul pianeta. In qualche modo, come ci hanno abituato nei film di questo genere, i due scienziati riescono a comunicarlo al presidente degli Stati Uniti, la meravigliosa attrice Meryl Streep, Janie Orlean, che non ha alcuna intenzione di occuparsene, presa dai suoi calcoli elettorali che le impongono di mantenere segreta la notizia. Preoccupati dal “rimorso di coscienza” gli scienziati “duri e puri” riescono ad organizzare e comunicare al mondo in maniera spettacolare con grande rilievo mediatico il lancio di una flotta di astronavi e missili per colpire e deviare la cometa che avrebbe salvato il pianeta.
Ma l’operazione viene annullata in quanto l’imprenditore Peter Isherwell (l’attore Mark Rylance), fondatore e amministratore di un’azienda di alta tecnologia, tipo smartphone e compagnia bella, ed uno dei maggiori finanziatori della Presidente, annuncia che il nucleo della cometa è ricchissimo di materiali rari e preziosi, che riporterebbero il primato economico al paese.
Si organizza quindi un piano alternativo allo scopo di sfruttare commercialmente l’evento disastroso e trasformarlo in un’opportunità.
Come andrà a finire ve lo racconteremo in un articolo di approfondimento sul nostro magazine leculture.it.
Quello che ci premeva raccontarvi è nascosto all’interno del film come riflessione di fine anno 2021 e consiglio per il 2022.
La trama può essere vista come metafora per ogni grande assurdità che abbiamo vissuto negli ultimi due anni e che possiamo somatizzare fin tanto che “siamo vivi”.
Esiste una “vera famiglia” che può attutire la fine del mondo? A chi serve un film con questo titolo?
Noi, i cosiddetti super intellettuali di questo nuovo secolo, quelli che guardiamo solo in “alto”, ci siamo dimenticati che avremmo potuto occuparci di altro in questi due anni, cose che riguardavano la testimonianza del “c’eravamo” e in quali termini “c’eravamo”?
La lotta, la resistenza verso qualcuno o qualcosa che vuole piegare la tua libertà non ha mai una lunga durata perché riguarda soltanto i termini e l’oggetto per cui si stava lottando. Ma quando l’oggetto diventa la tua salute e la tua sopravvivenza riguarda soltanto di essere pro o contro l’abbattimento della Cometa? È come se ti chiedessero se sei pro o contro il virus considerando il virus come un’opportunità, e per molti passatemi, il termine lo è stata… il partito politico inventato nel film ci dice “guarda verso il basso” perché “guardare verso l’alto” ti fa male. Ma noi vi diciamo come augurio per il prossimo anno di non guardare né in basso e né in alto, ma soltanto di fronte a voi per poter vederci chiaro su quello che vi circonda e avere sempre l’intelligenza e il coraggio di poterlo affrontare.
