Sono state circa 30mila le chiamate al Numero Verde di supporto psicologico messe a disposizione dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile come sostegno per i cittadini nell’emergenza Covid. Questo “fenomeno” potrebbe dimostrare finalmente l’utilità profonda all’interno di un tessuto e vissuto sociale del sostegno psicologico, non solo nelle emergenze ma anche come prevenzione, cura e benessere. Come spiega Maria Assunta Giannini, psicologa e psicoterapeuta, dirigente del Ministero e responsabile tecnico-scientifico del progetto partito lunedì 27 aprile è stato grazie al contributo volontario di 2.500 professionisti, che si è potuto monitare il bisogno di tale richiesta. Sono state più le donne che gli uomini, numerosi anziani, moltissimi adulti, pochi adolescenti. Le tantissime richieste dimostrano l’emersione di un importante bisogno di sostegno, e l’importanza della figura dello psicologo come professionista nella condizione dell’emergenza pandemica. L’aumento di ansia, paura e solitudine, il peggioramento di situazioni familiari di stress e di tensioni pregresse, la perdita del lavoro e il rischio di contaminazione emergente nella Fase 2 sono stati essenzialmente i temi su cui si sono cimentati i professionisti volontari. Si può chiamare al numero gratuito 800.833.833 che è attivo tutti i giorni dalle 8 alle 24. Il numero gratuito 1522 è a disposizione per le donne che richiedono aiuto per situazioni di violenza in famiglia. Dopo la prima chiamata, si possono proseguire i colloqui, con la possibilità di poter effettuare quattro sedute telefoniche gratuite con psicoterapeuti come assistenza di secondo livello. Fonte Ansa link
Numero Verde aiuto psicologico Covid messo a disposizione dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile
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