“Facile fin troppo facile mettere la testa nella sabbia come gli struzzi” e questa metafora ci sta perché parliamo di Africa in tutti i modi e in tutte le sue sfaccettature. Solo il grande spirito indomabile di Liliana Nigro direttore artistico di questa rassegna riesce ad incrociare momenti di verità inoppugnabile con i diretti protagonisti: con Emiliano Abramo direttore della comunità di S.Egidio, il medico Pietro Bartolo impegnato a Lampedusa per l’accoglienza dei migranti, il medico che ha scritto un libro sull’Africa leggero e pregnante Michele Bartolo, che si occupa da tanti anni di telemedicina direttamente in Africa con il comandamento scolpito nel cuore “aiutiamoli a casa loro”,
Col fotografo Antonio Parrinello che è riuscito a fare di tragedie opere d’arte affinché nessuno possa più dire “io non lo sapevo”.
I fratelli Napoli che con la loro storia ormai centenaria riescono a dimostrare cosa significa essere siciliani in terra straniera con le loro opere sempre più attuali. Una volta i migranti eravamo noi si può dire e ora invece sono loro.
Le foto di questo articolo sono di Antonio Parrinello