“I nostri giovani hanno dimostrato un coraggio incredibile in questi tre mesi. Hanno sacrificato molto, direi tutto per riprendersi il loro Paese. Non chiamare tutto questo rivoluzione sarebbe un insulto al loro coraggio e al loro sacrificio. Saranno proprio questi giovani a determinare il futuro della nostra nazione e ho fiducia che ci riusciranno. Non tollerano più questo regime. Vogliono un Iran libero, democratico, prospero e unito”. A dichiararlo, in un’intervista a ‘Repubblica’, è Farah Diba, vedova dello Scià di Persia Muhammad Reza Pahlavi.
“Come è ovvio – prosegue – è notevole il ruolo delle donne in prima linea in queste proteste. Ricordo che tra le prime vittime dei terribili eventi della rivoluzione islamica del 1979 nel mio Paese vi furono le donne. Immediatamente messe da parte e soggiogate, si videro sottrarre l’uguaglianza e i diritti che Sua Maestà, poi scomparso, aveva concesso loro. Ma le donne iraniane sono forti e resistenti e, al fianco dei loro fratelli, sono in prima linea in questa rivoluzione per la liberazione dell’Iran. Il loro ruolo preminente nelle vicende di questi mesi appare evidente a me e a tutto il mondo. Naturalmente questa non è una novità per noi: abbiamo una lunga storia di donne che hanno plasmato e costruito la nostra nazione e queste giovani ne hanno preso l’eredità”.