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Il saggio “Amori biblici censurati. Sessualità, genere e traduzioni erronee” di K. Renato Lings

Questa ricerca illuminante e liberatoria, è destinata a fare scuola e sconvolgere in maniera “risolutiva” tutta una serie di pregiudizi riguardo la questione sull’ orientamento sessuale e fede cristiana

Nel saggio “Amori biblici censurati. Sessualità, genere e traduzioni erronee” di K. Renato Lings, edito da Il Pozzo di Giacobbe, il tema fondamentale riguarda “l’uso religioso” in cui diverse parti della Bibbia vengono citate per stigmatizzare e condannare in maniera inappellabile vari comportamenti sessuali (etero ed omo-affettivi). Così una volta estrapolate queste parti, tradotte in maniera arbitraria e decontestualizzata, l’autore del libro parla di traduzione “dinamica”, queste parti incriminate sono state utilizzate per dirimere e gestire le relazioni fra i generi. L’autore, con una accurata ricerca e padronanza esegetica, esamina questi brani biblici, mostrando come la tradizione cristiana (sia cattolica che protestante) ha in maniera deliberata o involontaria, perpetrato interpretazioni infondate. L’autore in maniera comparata esaminando le lingue originali ebraico e poi le trascrizioni greche del protocristianesimo riporta delle traduzioni corrette dal punto di vista filologico che possano liberare le persone cristiane da punto di vista della teologia morale.

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Andando nello specifico di “Amori biblici censurati. Sessualità, genere e traduzioni erronee” lo scopo è indagare che cosa dicono realmente i versetti da una prospettiva linguistica e letteraria e valutare quanto siano importanti o rilevanti per le discussioni contemporanee su genere e sessualità.

 

Il libro è indirizzato ad un pubblico variegato: traduttori della Bibbia; teologi; cristiani LGBTIQ; famiglie, amici e colleghi di questi gruppi e tutte le persone interessate alla Bibbia. L’autore ci racconta: “Prendiamo ad esempio il ruolo dei traduttori che è stato fondamentale al rafforzamento della misoginia e dei pregiudizi contro le minoranze sessuali ed è stato oggetto di ricerche limitate. L’idea popolare secondo cui la Bibbia condanna l’intimità tra persone dello stesso sesso è sorta nei secoli successivi alla composizione dei testi. In particolare, ritroviamo molti degli stessi errori. È il caso delle versioni in danese, tedesco, francese e spagnolo. Segno che i traduttori moderni della Bibbia sono, indipendentemente dalla nazionalità e dall’affiliazione ecclesiastica, essenzialmente figli della stessa consolidata tradizione teologica. L’attuale popolarità tra i traduttori è il cosiddetto metodo dinamico. Le Scritture contengono un gran numero di espressioni religiose e poetiche che appartengono alla sfera istruita o colta. Di conseguenza, non si prestano bene alla semplificazione. Tali formulazioni hanno contribuito a mettere in risalto la natura religiosa dei testi, in quanto il loro stile elevato differisce notevolmente dalla lingua di tutti i giorni. È significativo che nell’antichità l’interpretazione della Bibbia fosse il privilegio di una ristretta élite istruita per un motivo molto semplice, la maggioranza era analfabeta. Il Vecchio Testamento Ebraico contiene diverse centinaia di parole, espressioni e passaggi il cui significato è contestato, incerto o semplicemente sconosciuto. Per un traduttore, è legittimo mettere le carte in tavola e riconoscere la sconfitta postillando “testo poco chiaro”. Tale procedura mostra la dovuta umiltà nei confronti della Bibbia e anche rispetto per i lettori. Dal momento che nella maggior parte delle versioni questo non accade, i traduttori lasciano l’impressione sbagliata che siano sempre sicuri di ciò che significano parole e frasi dei testi originali”.

Perché leggerlo? Vi facciamo un esempio illuminante su come viene trattata la distruzione di Sodoma e Gomorra e gli 8 paradigmi di interpretazione.

Le interpretazioni sulle cause della distruzione di Sodoma e Gomorra sono talmente mutate nei secoli che è giustificato parlare di una serie di cambi di paradigma.

 

Il Testamento Ebraico: l’idolatria, l’oppressione di poveri, immigrati, la corruzione, la violenza; Scritti ellenistici: l’inospitalità; Pseudoepigrafe Ebraica: l’apostasia, i matrimoni misti; Filone di Alessandria: la pederastia, Padri della Chiesa e medioevo: il sesso tra gli uomini; Pier Damiano, tardo medioevo: la sodomia, sia uomini che donne; Ventesimo secolo: l’omosessualità, l’inospitalità; Ventunesimo secolo: il tentativo di stupro di gruppo, l’inospitalità.

Sempre dal nostro autore “la questione del sesso…assente nel primo periodo…alla fine ha eclissato tutti gli altri approcci”.

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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