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Approda ad Augusta la portaerei più grande della Royal Navy, Hms Queen Elizabeth

HMS Queen Elizabeth - Ponte

Roma, 9 giu.  – Approda nel porto di Augusta, in Sicilia, la ‘Hms Queen Elizabeth’, la portaerei più grande della Royal Navy britannica. Partita da Portsmouth il 22 maggio e diretta verso l’Indo-Pacifico, la portaerei guida una flotta, il Carrier strike group (Csg), composta da sette navi e un sottomarino affiancati da una fregata olandese e da un cacciatorpediniere statunitense, come si legge in un comunicato diffuso dall’ambasciata britannica in Italia. La sosta in Italia avviene dopo una serie di esercitazioni bilaterali e multilaterali che hanno visto il coinvolgimento della portaerei francese Fs Charles De Gaulle in acque francesi e, negli ultimi giorni, della Its Andrea Doria della Marina militare italiana.  “È con grande entusiasmo che visitiamo la Sicilia – ha commentato il capitano Angus Essenhigh, comandante della Queen Elizabeth – Augusta èil nostro primo approdo dalla partenza da Portsmouth. La scelta riflette gli stretti legami tra le nostre due Marine, ma anche il fatto che il Regno Unito e l’Italia sono partner Nato simili, impegnati nella sicurezza nel Mediterraneo e oltre. Sia la Royal Navy che la Marina militare operano i caccia d’assalto di quinta generazione, entrambe dal mare. Questo ci dà l’opportunità di confronti proficui in questi giorni. Ma ci aspettiamo anche un periodo di riposo dopo diverse settimane di esercitazioni in mare”.

”La Marina Militare Italiana – ha dichiarato il capitano di Vascello Alberto Tarabotto, comandante della Its Andrea Doria – è onorata di operare con il Gruppo portaerei dell’Hms Queen Elizabeth nella sua prima missione nel Mar Mediterraneo. L’impiego sinergico degli assetti della Marina militare italiana e di quelli della Royal navy rappresenta un concreto esempio di interoperabilità tra due Paesi alleati, che condividono un vitale interesse per il mare. E’ un momento storico di grande rilevanza, quale espressione di capacità peculiari delle nazioni dell’Alleanza atlantica attraverso l’applicazione del concetto di difesa integrata e sicurezza collettiva quali elementi complementari della strategia Nato.”

La Hms Queen Elizabeth, l’ammiraglia della flotta britannica, è la più grande e potente nave di superficie mai costruita nel Regno unito. Alla guida di una flotta che rappresenta il più ambizioso dispiegamento globale britannico nell’ultimo ventennio, attraverserà il Mediterraneo e il Medio oriente per raggiungere l’Indo-Pacifico. Durante le esercitazioni effettuate in queste ultime settimane, ha dato prova di quanto siano forti i legami che uniscono il Regno unito agli alleati, dimostrando anche la capacità di proiettare potenza militare all’avanguardia a sostegno della Nato e della sicurezza marittima internazionale. Alla vigilia della missione, il ministro della Difesa britannico Ben Wallace aveva detto che “il nostro Carrierstrike group sventolerà la bandiera della Gran Bretagna globale, proiettando la nostra influenza, segnalando il nostro potere, impegnandoci con i nostri amici e riaffermando il nostro impegno ad affrontare le sfide alla sicurezza di oggi, e domani”.

Guidata dalla Queen Elizabeth, la flotta visiterà 40 nazioni tra cui India, Giappone, Repubblica di Corea e Singapore in uno spiegamento che copre 26.000 miglia nautiche. Il gruppo si unirà e prenderà anche parte alle esercitazioni con la portaerei francese Fs Charles De Gaulle nel Mediterraneo, nonché marine e aerei di alleati come Stati uniti, Canada, Danimarca, Grecia, Israele, Italia, Giappone ed Emirati arabi uniti.
(Adnkronos)

 

 

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