Home Arte L’Arte Occidentale Informale secondo l’artista Valerio Valino

L’Arte Occidentale Informale secondo l’artista Valerio Valino

L’informale fu la prima espressione d’arte occidentale che prese coscienza della necessità del rito e del suo potere terapeutico. L’informale è il “tentativo visivo” di sintonizzarsi col mitico mondo delle Origini e delle Armonie della Natura, attivando un rituale di relazione con essi oltre le coordinate spazio-temporali dell’autore.
L’Informale sorse sulla morte del simulacro “dell’arte come rappresentazione” e nacque quindi con le forme nuove seppur ataviche di linguaggio con il quale esperire le radici dell’esistenza stessa e relazionarsi con esse.

L’Informale è un linguaggio che con la sua risonanza fa vibrare le corde dell’eternità e che, oltre il pittore ma tramite esso, si manifesta. Infatti senza il limite di un “messaggio personale” da portare, l’Informale scandaglia liberamente territori che appartengono a noi tutti, alla nostra stessa Natura. Un percorso antico e sacro ma tremendamente attuale che porta in sé un tentativo da parte dell’artista di reperimento di un alfabeto universale.
L’informale filtra le esperienze culturali personali e non le mantiene nella sua superficie, piuttosto ne è consapevole di esse e le lascia transitare attraverso la sua trasparenza per manifestarsi infine con una forma dialogica col Divino. “Divino” non in senso religioso, quanto piuttosto di “Divino” che regola le armonie, le proporzioni, i tempi, i valori ed i rapporti tra gli elementi visivi tangibili con cui l’informale ci appare.

 

 

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