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Militello Independent Film Fest: il miracolo cinematografico del metodo Gangemi

MILITELLO VAL DI CATANIA (CT) – Si è conclusa la II° Edizione del Militello Independent Film Fest e sono stati decretati i vincitori delle categorie in concorso, durante la serata conclusiva di Domenica 1 Settembre nella suggestiva cornice di Piazza Santa Maria della Stella: 69 le opere in concorso (8 lungometraggi, 12 documentari, 34 cortometraggi e 15 videoclip), 18 nazioni rappresentate e più di 30 ore di programmazione. La presenza, durante la visione dei prodotti video è stata mediamente di circa 150 persone che è esplosa nel boom finale della rappresentazione in Piazza Santa Maria della Stella con più di 3000 persone.

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Sono servite solo due edizioni al regista e direttore artistico Daniele Gangemi per proiettare il Militello Independent Film Fest nell’Olimpo dei festival internazionali di cinema indipendente. Se l’anno scorso il MIFF si era infatti imposto da subito come la manifestazione di cinema indipendente più importante d’Italia, quest’anno la sua fama ha raggiunto persino i competitor d’oltreoceano, arrivando alle orecchie degli organizzatori di manifestazioni ben più antiche come il Tribeca ed Il Sundance.
Cerchiamo di capire a cosa si debba tanto successo.
Sicuramente, ciò che contraddistingue il Festival cinematografico di Militello in Val di Catania è l’aver puntato tutto su un concetto semplice ma decisamente efficace: l’indipendenza! Possiamo infatti dire senza remore che oggi il MIFF si è preso di diritto il posto che anni fa era un’esclusiva del Festival di Torino, quello cioè di massimo riferimento in Italia per i cineasti indipendenti. Basti pensare su tutto che un Maestro del cinema indipendente come Aurelio Grimaldi abbia deciso di affidare quest’anno al Militello lndependent Film Fest la World Premiere del suo attesissimo “Diario dell’Inquietudine”, generando stupore ed invidia da parte di tanti altri rivali. Rigore e qualità dunque come prerogativa indispensabile dell’indipendenza, da declinare in tutti gli aspetti e gli ambiti del MIFF (non ultime le meravigliose borse di studio offerte dal Lee Strasberg Theatre and Film Institute e dalla Roma Film Academy come occasione di formazione e di crescita per i protagonisti di oggi e del futuro). A ciò si aggiunga una caratteristica tutta personale del regista Gangemi e cioè l’essere un visionario, capace di creare mondi e scenari là dove altri prima non scorgevano nulla. Ed ecco così che diventare possibile il materializzarsi, in una domenica pomeriggio di fine estate, del Maestro Pupi Avati a passeggio tra le vie della Perla Barocca del Calatino, per poi apprezzarlo come protagonista di una storica Lectio Magistralis all’interno dello splendido Teatro Tempio.
E poi ancora tanti autori, tanti attori, tanti produttori e non solo a confronto tra di loro sulle sorti del cinema indipendente e con il pubblico siciliano, curioso e famelico. Un sogno che diventa realtà o il semplice frutto di tanto lavoro? Qualcuno qui sembra già avere le idee chiare: è il metodo Gangemi!

CATEGORIA CONTEST CORTOMETRAGGI

PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO CONTEST 2019 – “DAVIDE” di Nico Ragusa Bros

MOTIVAZIONE: Per aver realizzato un film con al suo interno un ottimo equilibrio tra storia, messa in scena, fotografia, recitazione, sfondo scenografico e inserimento dei criteri richiesti, raggiunto con sapienza. Per la sua buona qualità cinematografica, vince il premio “miglior cortometraggio contest 2019” “DAVIDE” di Nico Ragusa Bros.

PREMIO PER LA MIGLIOR FOTOGRAFIA – “UNDER THE BOX” di Erminia Caminito

MOTIVAZIONE: Per la capacità di osare nella realizzazione , con i pochi mezzi a disposizione e di regalare emozioni con immagini e colori, vince la borsa di studio per la “miglior fotografia” Erminia Caminito, in quanto componente più giovane del reparto fotografia del corto “UNDER THE BOX”. Abbiamo inoltre particolarmente apprezzato il messaggio positivo e incoraggiante del lavoro presentato, rapiti dalla forza e dalla poeticità dell’immagine finale.

PREMIO “VIVAVOCE SOCIAL” – “FINCHE’ C’E’ RESPIRO” di Giuseppe Scirè Brialei

MOTIVAZIONE: Per l’impegno e le capacità registiche e tecniche  nel narrare una vicenda commovente tratta da una storia vera e per aver saputo valorizzare e condividere attraverso i social, durante le riprese, le bellezze di Militello che fanno da scenografia al film.

PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA – “E TU DA COSA FUGGI?” di Giuliana Belluomo

MOTIVAZIONE: Per la delicatezza e il coraggio con cui vengono affrontate tematiche complesse e per l’intravedersi di un potenziale talento nella scrittura e nella messa in scena, vince il premio “miglior regia” Giuliana Belluomo per il progetto “E TU DA COSA FUGGI?”.

PREMIO PER IL MIGLIOR MONTAGGIO – “PIAZZA FUTURO” di Clemente Cipresso

MOTIVAZIONE: Per la sfrontatezza, la capacità di creare ritmo attraverso le immagini girate, l’attenzione ai dettagli e per l’originalità del linguaggio utilizzato, che arriva a sfiorare la video arte, vince la borsa di studio per il “miglior montaggio” Croci Cordalonga, montatore del progetto “PIAZZA FUTURO” di Clemente Cipresso.

MENZIONE SPECIALE GIURIA – “IL GIORNO PIU’ BELLO” di Ballet Club Alfia Biondi

MOTIVAZIONE: Per l’impegno nell’ideare e realizzare un piccolo film che ha il merito di sensibilizzare il pubblico su una tematica così attuale e fondamentale come quella dell’integrazione, vince la menzione speciale della giuria Contest Cortometraggi “IL GIORNO PIU’ BELLO” del Ballet Club di Alfia Biondi.

CATEGORIA LUNGOMETRAGGI

Miglior Regia a Aurelio Grimaldi per Diario dell’inquietudine, un film italiano attuale nelle sue tematiche, che mostra la modernità della regia citando affettuosamente Antonioni e la Nouvelle Vague.

Miglior Fotografia a Alfio D’Agata per Diario dell’inquietudine, per avere composto un bianco e nero di quadri naturali e al tempo stesso artistici.

Miglior Film / Miglior Sceneggiatura a Stato d’ebbrezza, una storia vera quanto dura che riesce senza cadere nel patetico anche a commuovere anche grazie alla sceneggiatura di Maddalena De Panfilis.

Miglior Attore ex aequo a PIETRO PACE  per Diario dell’inquietudine, una faccia che vorremmo vedere di più e ad ANDREA RONCATO per Stato D’Ebbrezza perché si è saputo rinnovare e cambiare veste, interpretando un ruolo inaspettatamente drammatico.

Miglior Attrice FRANCESCA INAUDI per Stato D’ebbrezza, un’attrice che ha trasformato la sua bellezza naturale nella sofferenza del suo personaggio che abbraccia lo spettatore con profonda verità.

Miglior Scenografia a Harry Ammerlaand e Miglior Costumi ad Ornella Campanile per TULIPS, tra la magia dei campi di tulipani in una Puglia verdeggiante del dopo guerra e il realismo dei costumi fatti di zoccoli di una lontana Olanda e dettagli iconografici tra il sacro e il profano.

Miglior Musica a One Little Finger, per la ricchezza dei suoni tra oriente e occidente, una musica protagonista e salvifica.

Miglior Montaggio a Diario dell’inquietudine ex aequo Tulips.

Premio speciale per attrice non protagonista a Donatella Finocchiaro per Tulips.

CATEGORIA CORTOMETRAGGI

Miglior Corto a Silence, per aver saputo unire le arti in maniera delicata e aver saputo dare una prospettiva sognante.

Miglior Regia a Maria Grazia Nazzari per Più data che promessa, per l’impegno e il coraggio di una scelta registica rischiosissima ma riuscita.

Miglior fotografia ex aequo a Daniele Ciprì per ANNA, un unico ambiente raccontato con dettagli di particolari come un incisore con il suo cesello e a Leonardo Mirabilia per 9 su 10, per un maturo utilizzo della composizione fotografica che evidenzia bene le solitudini e i giochi d’animo tra i due protagonisti.

Miglior Attore a RICARDO GONÇALVES, per l’ampia gamma di toni, dalla gioia al dolore fino alla disperazione.

Miglior Attrice a Lucia Loré, per la sua interpretazione sportivamente dolente

Miglior Costumi a Electric, per l’originalità e la costruzione fantastica dei personaggi.

Miglior Scenografia a Freunde, una ricostruzione storica coerente e puntuale.

Miglior Sceneggiatura a Anna di Federica D’Ignoti, una seduta di psicanalisi che sorprende lo spettatore, trasportandolo in una vera lezione di sceneggiatura.

Miglior montaggio a Quel benedetto giorno, tempi da commedia ben calibrati sull’incontro scontro di due amici improvvisamente legati dalla bizzarra idea di un suicidio omicidio.

Migliori Musiche a Chris Ciampoli per Senza paura, per aver saputo rendere in musica il cinismo ironico della storia.

Menzione per l’impegno sociale a LIBRINO EXPRESS di Alfio D’Agata.

CATEGORIA DOCUMENTARI

Miglior documentario a Non più non ancora di Vito Palmieri, Paolo Marzoni e Mariagrazia Contini, per aver saputo trattare un tema delicato come l’adolescenza senza mai cadere nell’ovvio, nel banale ma avendo comunque saputo commuovere e divertire.

Menzione speciale A Stefania Soellner per Ludovico De Luigi Svedutista Visionario Veneziano è un documentario importante realizzato da Stefania Soellner, che ha investigato in maniera profonda nella vita e nel processo creativo di un artista controverso come Ludovico De Luigi, pittore ancora in attività, raccontando una storia alla ricerca della vita e della creazione come solo una vera artista sa fare.

CATEGORIA VIDEOCLIP

Miglior videoclip per Nuddu Ca veni agli Skom, per le immagini profonde e ritmo serrato e impegno sociale.

Menzione Speciale a Nuddu Ca veni di Skom, per la dimensione etica.

fare.

PREMIO SPECIALE SPONSOR & PARTNER

Premio CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) per il sociale a “Moral Bombing” di Ezio Costanzo, per aver raccontato gli orrori della seconda guerra mondiale attraverso gli occhi dei bambini, ricordando allo spettatore che le atrocità delle guerre non sono solo un ricordo ma si ripetono anche oggi. (–>Guarda il Trailer<–)

PREMIO ROTARY – IL ROTARY CONNETTE IL MONDO
Per aver saputo sapientemente “connettere” quattro differenti nazioni nella produzione di un’opera pregevole ed elegante. Vincitore: Tulips di Mike Van Diem

 

PREMIO GLOBUS DELLA CRITICA CINEMATOGRAFICA E TELEVISIVA
Un videoclip costruito sul titolo della canzone “Energy”, dove traspira nelle immagini la “forza energetica” interiore che appaga al desiderio di esserci dentro. Interessante quindi lo spunto di partenza che ha suggerito al regista e video maker Gianluca Ricceri l’idea della muta del baco in farfalla come metafora del cambiamento, del rinnovamento che a volte è necessario per raggiungere un obiettivo: amore e ottimismo!
Le immagini del video sembrano nate da questa suggestione e simboleggiano varie fasi di questo percorso con un ponte temporale bidimensionale attraverso le “mani attrattive” e che culmina nella scena finale: l’incontro allo “specchio” con la farfalla. La ragazza con i capelli lunghi a sua volta sembra simboleggiare questa stessa voglia di cambiamento insita nella cantante“. Vincitore: ENERGY di Gianluca Ricceri

 

MOTIVAZIONE PREMIO CAMILLERI
Per aver saputo sapientemente portare in scena ed interpretare le parole del Maestro. Valorizzandone ulteriormente significati e contenuti. A Giuseppe Dipasquale e Valeria Contadino

 

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