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U-Mask: un caso di studio sul futuro delle mascherine

(Adnkronos) – Milano, 23 Giugno 2022. Stiamo vivendo un periodo di transizione: apparentemente la pandemia sembra un tema del passato, ma tante conseguenze e rivoluzioni che ha portato sono e saranno ancora parte della nostra vita. Uno degli aspetti pratici su cui dovremo riflettere è il destino dell’oggetto più discusso e “iconico” degli ultimi anni: la mascherina, nelle sue varie declinazioni: FFP2, chirurgica, FFP3, etc.  

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In questo contesto, U-Mask è probabilmente uno degli esempi più brillanti tra i vari Brand di “specialisti” che hanno sviluppato mascherine FFP2 unendo qualità, prestazioni e design, come testimonia il lancio della “U-Mask Model 3” la scorsa primavera. 

Anche grazie a progetti imprenditoriali come quello di U-Mask, le mascherine (soprattutto le FFP2) si sono trasformate in accessorio quotidiano: sembra passata un’eternità da quando le mascherine sul viso erano qualcosa di estraneo alla nostra realtà, associate tuttalpiù alle grandi megalopoli asiatiche e considerate unicamente uno strumento sanitario. Dopo la pandemia, la realtà non potrebbe essere più diversa: tutti le abbiamo portate, ci siamo abituati a non uscire mai senza, abbiamo imparato a distinguerne le tipologie e sappiamo quali sono le più sicure e comode per noi. 

U-Mask e il “post pandemia”: quali sono i vantaggi delle mascherine?
 

U-Mask con la sua U-Mask Model 3 e gli altri marchi produttori di mascherine FFP2 continuano ad accompagnarci nella nostra quotidianità anche in questo periodo “di transizione”: l’interrogativo da porsi riguarda i vantaggi di questa abitudine nell’era post pandemia. 

Diversi studi hanno provato a rispondere a questa domanda, facendo emergere, oltre al comprovato impatto sui contagi del virus, un’altra serie di vantaggi derivanti dall’utilizzo delle FFP2 e, di conseguenza, sul futuro di prodotti come la U-Mask Model 3 o analoghi: 

● Sicurezza in viaggio o in vacanza. Device come la U-Mask Model 3 non sono efficaci solo contro il Covid, ma contro un gran numero di infezioni, a partire dalla banale influenza; il loro utilizzo in determinati contesti, come i mezzi pubblici, potrebbe essere raccomandabile per migliorare la propria salute ed evitare le malattie stagionali o per andare in vacanza in sicurezza. 

● Protezione dei soggetti fragili. Le FFP2 si sono dimostrate fondamentali nella protezione dei soggetti fragili. Prodotti come la U-Mask Model 3 rappresentano perciò probabilmente il nuovo standard per un’interazione sicura e responsabile con questi membri della nostra società. 

● Una tutela contro l’inquinamento. Infine, il sostanziale beneficio derivante dall’utilizzo delle mascherine FFP2, è quello di contrastare un altro male “invisibile”: l’inquinamento. L’utilizzo di FFP2, già impiegate in Asia proprio a questo scopo prima della pandemia, ci protegge dai danni gravissimi che l’inquinamento delle nostre città può provocare al nostro organismo. È impressionante in questo senso comparare il dato totale dei morti per Covid-19, circa 6,3 milioni di persone, con quello dei morti a causa dell’inquinamento atmosferico: oltre 9 milioni all’anno. 

Insomma, non è difficile immaginare una serie di ragioni per cui le FFP2 come la U-Mask Model 3 rimarranno, almeno in una certa misura, una sana abitudine e parte dei nostri outfit. Ancora più semplice è individuare quali settori e contesti procederanno in diretta continuità con il periodo pandemico, incentivando l’uso delle mascherine: ristorazione, benessere della persona, cliniche, sale di attesa, eventi. In definitiva, tutti gli spazi in cui il personale si trova a contatto diretto con il pubblico e necessitano di un alto livello di igiene e protezione. 

U-Mask tra sostenibilità e ruolo sociale, con un occhio di riguardo allo sport
 

Il progetto di U-Mask con la sua ultima FFP2 “U-Mask Model 3”, ci fornisce un esempio di visione di lungo termine e ci consente di provare a immaginare la natura ed il ruolo delle mascherine nella società di domani. 

Le caratteristiche delle U-Mask FFP2 saranno probabilmente quelle più ricercate nel periodo post-pandemia. Infatti, quando la mascherina diviene una libera scelta personale, ecco che, insieme alla sicurezza, aspetti come quello estetico e ambientale si spostano al centro dell’esperienza d’uso. U-Mask propone un prodotto di design, in armonia con il proprio stile personale, ma soprattutto riutilizzabile e perciò con impatto ambientale nettamente inferiore rispetto alle usa-e-getta, a cui ci siamo abituati nel vivo della pandemia. 

Già oggi la U-Mask Model 3 è utilizzata da aziende attive nell’ambito sportivo, come Torino Basket, o in quello del design come Delta Light che hanno deciso di equipaggiare il loro personale con versioni custom (nel logo e nei colori) proprio della FFP2 U-Mask Model 3. 

Sembra, in definitiva, che le mascherine non spariranno dalla nostra quotidianità, anche se il loro utilizzo sarà meno stringente e legato a comportamenti virtuosi e non più obbligatori. Per giungere ad una soluzione pratica, che ne stimoli l’utilizzo, serve che il dispositivo sanitario divenga definitivamente “accessorio”: sicuro, ma anche comodo, “bello” e sostenibile. U-Mask con la sua proposta di FFP2 sembra convincente e le “U-Mask Model 3” potrebbero essere un’anticipazione del futuro di questi wearable. 

Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl 


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